Keywords: Artgate Fondazione Cariplo - Ottino Pasquale, S. Francesco e l'angelo.jpg Artwork Creator Pasquale Ottino of the painting in the catalogue of the Cariplo Collection Still more significance attaches for our reading of the work to the artist ™s stay in Rome which presumably took place in the years between 1615 and 1620 Direct acquaintance with the works of Caravaggio and Lanfranco had a marked impact on the style of Ottino who became a convert to what Roberto Longhi termed grandiose academic Caravaggism This interpretation of what he learned in Rome distinguishes the mature production of Pasquale Ottino including both the Raising of Lazarus in the Borghese Gallery and the great altarpieces in the area of Verona the parish church of Oppeano and San Giorgio in Braida The Cariplo Saint Francis belongs to his mature period While the naturalism of the face and above all the hands shows the influence of Caravaggesque models the plump curly-haired angel confirmation the artist ™s familiarity with the classical prototypes of the Emilia school Here too Marcenaro ™s original attribution of the work to Zurbarán though incorrect proves to hold an element of truth in that this constant interweaving of realism and classicism constitutes a recurrent feature of 17th-century Spanish art In any case the attribution of the work to Pasquale Ottino seems wholly credible and it should be possible to dispense with the doubts and misgivings expressed by Colace who suggested at the end of her analysis and after initially giving the impression that she accepted Zeri ™s views that the painting could be regarded as the product of a Spanish workshop The iconography is somewhat uncommon The reference is to the episode that took place in the monastery of Vicalvi near Sora where Saint Francis still uncertain whether to enter the priesthood was visited by an angel with a vial of crystal-clear water and told that the soul of a priest should be equally pure whereupon he abandoned the idea The image can be read in two different ways On the one hand it emphasises the humility of the saint who did not think himself worthy of the priesthood On the other it stresses the need for a priest to be irreproachable a conception put forward by Catholic doctrine in the era of the Counter Reformation It is therefore possible that the work was commissioned as an object both of devotion and of admonition by a priest or a religious community This reading is borne out by the presence of a depiction of the episode in the sacristy of the Basilica of Santa Maria degli Angeli in Assisi a reminder of the duties of priesthood to those preparing to celebrate Mass L ™opera proviene dalla collezione di Caterina Marcenaro che provvide al suo restauro nel 1967; entrò in Cariplo nel 1976 a seguito del lascito Attribuito dalla studiosa genovese a Francisco Zurbaran venne riferito da Federico Zeri nell ™ambito delle operazioni connesse al passaggio della collezione all ™Istituto bancario a Pasquale Ottino artista veronese che operò prevalentemente nella sua città sul finire del Cinquecento e nei primi decenni del secolo successivo L ™ipotesi di assegnare la tela a Ottino è plausibile la scuola veronese mantenne una sua autonomia rispetto agli indirizzi veneziani preferendo aderire ad un moderato naturalismo che risente della vicinanza alla Lombardia Cresciuto alla bottega di Felice Brusasorci trovò nuovi spunti in ambito bolognese e particolarmente nell ™arte di Alessandro Tiarini come sottolinea Raffaella Colace nella scheda dedicata al dipinto all ™interno del volume dedicato alle opere d ™arte antica della Fondazione Cariplo Ma ancora più significativa nella lettura dell ™opera risulta l ™esperienza romana avvenuta presumibilmente negli anni tra il 1615 e il 1620 Qui la conoscenza delle opere di Caravaggio e del Lanfranco segna la cifra stilistica dell ™arte di Ottino che usando la definizione di Roberto Longhi si convertì a un grandioso caravaggismo accademico Questa interpretazione della lezione romana contraddistingue la produzione matura di Pasquale Ottino sia nella Resurrezione di Lazzaro della Galleria Borghese sia nelle grandi pale d ™altare del territorio veronese San Giorgio in Braida Parrocchiale di Oppeano Il San Francesco di Fondazione Cariplo si inserisce all ™interno dei lavori degli anni maturi il naturalismo che contraddistingue il volto e soprattutto le mani rimanda a modelli caravaggeschi mentre l ™angelo riccioluto e paffuto conferma i rapporti con prototipi classicheggianti emiliani Anche in questo caso la vecchia attribuzione della Marcenaro a Zurbaran pur non risultando corretta nasconde un elemento di verità di fatto questa continua commistione di realismo e classicismo costituisce un elemento comune all ™arte spagnola del Seicento In ogni caso il riferimento a Pasquale Ottino sembra assolutamente plausibile e si dovrebbero abbandonare i dubbi e i tentennamenti espressi dalla Colace che dopo aver dato l ™impressione di sposare la tesi di Zeri arriva al termine della sua analisi a proporre di considerare il dipinto un ™opera di bottega di ambito spagnolo L ™iconografia rappresentata è piuttosto rara fa riferimento all ™episodio avvenuto nel convento di Vicalvi vicino a Sora dove San Francesco incerto se divenire sacerdote riceve la visita di un angelo recante una ampolla di acqua limpidissima che indica al santo come l ™anima di un sacerdote dovesse essere pura come quell ™acqua Dopo questa apparizione Francesco rinunciò all ™idea di diventare sacerdote L ™immagine si presta a una doppia lettura da una parte si sottolinea l ™umiltà del Santo che non si ritiene degno della consacrazione; dall ™altra si sottolinea la necessità da parte del sacerdote di essere irreprensibile concezione questa propugnata dalla dottrina cattolica in epoca controriformata È quindi possibile che l ™opera sia stata commissionata come oggetto di devozione e di monito da un sacerdote o da una comunità sacerdotale Questa lettura è avvalorata dalla presenza di una raffigurazione dell ™episodio nella sacrestia della Basilica di Santa Maria degli Angeli in Assisi un richiamo a colui che si prepara alla celebrazione eucaristica degli impegni del suo ministero sacerdotale between 1620 1630 oil canvas Size cm 121 140 Raffaella Colace San Francesco e l ™angelo con l ™ampolla in Maria Luisa Gatti Perer a cura di Le collezioni d ™arte Dal Classico al Neoclassico Fondazione Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde Milano 1998 n 105 pp 223-225 ill object history credit line Domenico Sedini http //www artgate-cariplo it Artgate Fondazione Cariplo accession number MD 0040 http //www artgate-cariplo it Artgate Fondazione Cariplo WikiAfrica/Artgate PD-old-100-1923 http //www artgate-cariplo it Fondazione Cariplo Pasquale Ottino 17th-century oil on canvas paintings in Italy Paintings of Christian saints with putti 1620s paintings from Italy Paintings of males with skulls Pointing right in art 17th-century paintings of Francis of Assisi 17th-century religious paintings in Italy Putti on clouds |