Keywords: movie poster movieposter locandina giovanni pastrone giovannipastrone gabriele d'annunio gabrieledannunio cabiria Locandina per il film Cabiria (1914) di Giovanni Pastrone. Il più importante film italiano negli anni Dieci. Significativo è il fatto che su questo poster sia indicato come autore il presunto sceneggiatore Gabriele D'Annunzio e non il regista Giovanni Pastrone. " Nei manifesti pubblicitari del film, D'Annunzio è accreditato come l'autore del film, ugualmente nei titoli di testa dove Giovanni Pastrone viene indicato semplicemente come regista con lo pseudonimo di Piero Fosco. Il termine regista giunge al cinema dal teatro. In ambito teatrale all'autore del testo si dà maggiore importanza rispetto al regista che lo mette in scena. Anche oggi, sulla locandina di uno spettacolo teatrale, potremmo leggere: "Sei personaggi in cerca d' autore di Luigi Pirandello; regia di Tal dei Tali". Così accadeva nell'Italia di quelli anni: la paternità artistica del film veniva attribuita allo sceneggiatore, o anche al soggettista, piuttosto che al regista. Giovanni Pastrone pagò profumatamente un personaggio allora famoso come D'Annunzio, per poter sfruttare il nome a fini pubblicitari. D'Annunzio, in realtà, si limitò ad inventare i nomi di alcuni personaggi ed a supervisionare le didascalie, redatte dallo stesso Pastrone in perfetto stile d'annunziano. Per il soggetto del film, Pastrone si era ispirato a un racconto di Emilio Salgari, il che mandò su tutte le furie D'Annunzio che non amava lo scrittore veronese. Dal canto suo, lo sceneggiatore presunto, se in pubblico esaltava il film, in privato non esitava a definirlo: "Una boiata". da Breve Storia del Cinema - Lo sviluppo del cinema in Italia: il genere epico-storico e le dive brevestoriadelcinema.altervista.org/6-1.html Locandina per il film Cabiria (1914) di Giovanni Pastrone. Il più importante film italiano negli anni Dieci. Significativo è il fatto che su questo poster sia indicato come autore il presunto sceneggiatore Gabriele D'Annunzio e non il regista Giovanni Pastrone. " Nei manifesti pubblicitari del film, D'Annunzio è accreditato come l'autore del film, ugualmente nei titoli di testa dove Giovanni Pastrone viene indicato semplicemente come regista con lo pseudonimo di Piero Fosco. Il termine regista giunge al cinema dal teatro. In ambito teatrale all'autore del testo si dà maggiore importanza rispetto al regista che lo mette in scena. Anche oggi, sulla locandina di uno spettacolo teatrale, potremmo leggere: "Sei personaggi in cerca d' autore di Luigi Pirandello; regia di Tal dei Tali". Così accadeva nell'Italia di quelli anni: la paternità artistica del film veniva attribuita allo sceneggiatore, o anche al soggettista, piuttosto che al regista. Giovanni Pastrone pagò profumatamente un personaggio allora famoso come D'Annunzio, per poter sfruttare il nome a fini pubblicitari. D'Annunzio, in realtà, si limitò ad inventare i nomi di alcuni personaggi ed a supervisionare le didascalie, redatte dallo stesso Pastrone in perfetto stile d'annunziano. Per il soggetto del film, Pastrone si era ispirato a un racconto di Emilio Salgari, il che mandò su tutte le furie D'Annunzio che non amava lo scrittore veronese. Dal canto suo, lo sceneggiatore presunto, se in pubblico esaltava il film, in privato non esitava a definirlo: "Una boiata". da Breve Storia del Cinema - Lo sviluppo del cinema in Italia: il genere epico-storico e le dive brevestoriadelcinema.altervista.org/6-1.html |