Keywords: crypta neapolitana cryptaneapolitana giacomo leopardi giacomoleopardi naples piedigrotta italy arch architecture www.flickr.com/groups/358625@N24/discuss/7215762941802309... Giacomo Leopardi si sofferma sulla “Crypta Neapolitana”, la galleria romana aperta intorno al 40 a. C. per collegare Napoli a Pozzuoli perforando alla base la collina di Posillipo (freccia blu). Lo fa nei “Paralipomeni della Batracomiomachia”, un poemetto satirico in ottave scritto a Napoli, nel quale tratta sotto forme favolistiche questioni politiche, relative al fallimento delle rivoluzioni liberali del 1820-21, fra cui quella partita proprio da Napoli e repressa nel sangue dall’intervento della Santa Alleanza. Protagonisti sono i Granchi che simboleggiano gli Austriaci, alleati delle Rane (Borboni) e contrastati dai Topi (Liberali), che hanno come re Rodipane e primo ministro Leccafondi. Ed è appunto per descrivere il regno dei Topi (“Topaia”) che Giacomo Leopardi fornisce una puntuale descrizione della “Crypta Neapolitana” (canto III, ottava 4): "O se a Napoli presso, ove la tomba pon di Virgilio un’amorosa fede, vedeste il varco che del tuon rimbomba spesso che dal Vesuvio intorno fiede, colà dove all’entrar subito piomba notte in sul capo al passegger che vede quasi un punto lontan d’un lume incerto l’altra bocca onde poi riede all’aperto". E in questa foto si vede appunto, come un punto di luce, l'uscita verso Fuorigrotta ("quasi un punto lontan d'un lume incerto"). www.flickr.com/groups/358625@N24/discuss/7215762941802309... Giacomo Leopardi si sofferma sulla “Crypta Neapolitana”, la galleria romana aperta intorno al 40 a. C. per collegare Napoli a Pozzuoli perforando alla base la collina di Posillipo (freccia blu). Lo fa nei “Paralipomeni della Batracomiomachia”, un poemetto satirico in ottave scritto a Napoli, nel quale tratta sotto forme favolistiche questioni politiche, relative al fallimento delle rivoluzioni liberali del 1820-21, fra cui quella partita proprio da Napoli e repressa nel sangue dall’intervento della Santa Alleanza. Protagonisti sono i Granchi che simboleggiano gli Austriaci, alleati delle Rane (Borboni) e contrastati dai Topi (Liberali), che hanno come re Rodipane e primo ministro Leccafondi. Ed è appunto per descrivere il regno dei Topi (“Topaia”) che Giacomo Leopardi fornisce una puntuale descrizione della “Crypta Neapolitana” (canto III, ottava 4): "O se a Napoli presso, ove la tomba pon di Virgilio un’amorosa fede, vedeste il varco che del tuon rimbomba spesso che dal Vesuvio intorno fiede, colà dove all’entrar subito piomba notte in sul capo al passegger che vede quasi un punto lontan d’un lume incerto l’altra bocca onde poi riede all’aperto". E in questa foto si vede appunto, come un punto di luce, l'uscita verso Fuorigrotta ("quasi un punto lontan d'un lume incerto"). |